Il vincolo di destinazione
Vincolo di destinazione di beni immobili e mobili
I requisiti
L’ordinamento giuridico italiano prevede la possibilità di destinare determinati beni (immobili e mobili registrati) alla realizzazione di interessi meritevoli di tutela, per una durata non superiore a novant’anni o per la durata della vita della persona fisica beneficiaria.
Consiste nell’imposizione di un vincolo di destinazione che sottrae i beni che ne sono oggetto alle vicende in cui potrà essere eventualmente coinvolto il proprietario:
- non possono essere assoggettati a procedure esecutive o concorsuali;
- non fanno parte dell’asse ereditario;
- non sono soggetti alle disposizioni in tema di comunione legale dei beni;
- il vincolo viene trascritto nei pubblici registri dove sono iscritti i beni oggetto dell’atto di destinazione.
È un’eccezione al principio cardine dell’ordinamento giuridico italiano, secondo cui ciascun soggetto risponde delle proprie obbligazioni con tutti i suoi beni, presenti e futuri.
La forma richiesta dalla legge è quella dell’atto pubblico.